Passiflora elizabeth | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

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Passiflora elizabeth | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:

P. phoenicea x P. incarnata.
Ibrido di origine orticola.


TEMPERATURA MINIMA: 5 °C


TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 8 °C


ETIMOLOGIA:

Probabilmente dedicata ad Elizabeth Peters, titolare del vivaio americano Grassy Knoll Exotic Plants che ha in catalogo anche numerose passiflore.


FOTOGALLERY:


DESCRIZIONE:

Patrick Worley ha prodotto molti ibridi interessanti che hanno avuto notevole diffusione. Tra questi vi è proprio la P. ‘Elizabeth’.

La P. incarnata vi ha lasciato tracce specialmente nel colore della corolla e della corona, che hanno una tonalità lilla piuttosto inconsueta. Le caratteristiche della P. phoenicea sono evidenti nella robustezza del portamento e nelle notevoli dimensioni del fiore (cm 11-12 di diametro).

La corona, composta da 7 serie di filamenti colorati a bande alterne chiare e scure, è tuttavia molto aperta e di forma diversa da quella di entrambi i genitori. Sembra una tazza deposta su un piattino dello stesso colore. Inoltre, i tralci sono spesso colmi di questi grandi fiori che, per il loro peso, sono rivolti verso il basso. L’insieme della pianta è decisamente spettacolare.

Il rampicante è robusto in tutte le sue parti: fusti, fiori e foglie.  Queste ultime sono trilobate con la base ed il lobo centrale molto larghi. La loro consistenza è coriacea ed il colore verde intenso della pagina superiore è arricchito da una decisa brillantezza che è evidente anche sui fusti.

La P. ‘Elizabeth’ non possiede l’eccezionale rusticità della P. incarnata, si colloca invece in una posizione vicina a quella della P. phoenicea, richiede cioè 2-3 °C di temperatura minima. Salvo che nelle regioni a clima mite, dove si può porre in piena terra, deve essere coltivata in un grande vaso, commisurato alle sue cospicue dimensioni. Bisogna dotarla di sostegni robusti ed eventualmente guidarla attorno ad essi, visto che tende a crescere disordinata, allungando tralci in ogni direzione. D’estate deve essere concimata con regolarità settimanale, utilizzando concimi liquidi disciolti nell’acqua delle innaffiature.

La propagazione si ottiene con talee di fusto.