Passiflora laurifolia | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

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Passiflora laurifolia | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

Classificazione (J. MacDougal ed altri, 2004)

SOTTOGENERE: passiflora
SUPERSEZIONE: laurifolia
SERIE: laurifoliae


ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:

Guyane, Trinidad, Venezuela settentrionale e regione amazzonica del Perù.


TEMPERATURA MINIMA: 10 °C


TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 15 °C


SINONIMI:  P. oblongifolia Pulle, P. tinifolia Juss.


ETIMOLOGIA: Dalle foglie coriacee simili a quelle dell'alloro (Lat. laurus).


NOTE:  Cromosomi: n=9, 2n=18


FOTOGALLERY:


DESCRIZIONE:

Si coglie subito il suo carattere deciso dalle foglie e dal portamento. La P. laurifolia è infatti un grande e fitto rampicante dal fogliame coriaceo, lucido e brillante. Anche i suoi fiori denotano personalità decisa grazie alla loro forma mossa, ai colori vivi e all’intenso profumo che emanano. I suoi frutti sono pregiati e commerciati nelle zone di origine. È perciò una passiflora da ricercare e da coltivare con entusiasmo, benché richieda spazio e cure assidue. 

Non si adatta infatti a vasi di dimensioni ridotte se non quando è ancora piccola. Per esaltare le sue qualità estetiche bisogna predisporle grandi contenitori, del diametro non inferiore a 35 cm ed un robusto castello di canne, alte almeno 2 metri, affinché vi si possa avvolgere a piacimento. In questo modo, col passare del tempo e con il nostro aiuto, assumerà l’aspetto di una colonna di foglie, fitta ed impenetrabile. I tralci ricadranno con eleganza fino a terra da dove, abilmente, li riporteremo a risalire.

Nel nostro clima è restia a fiorire: lo fa solo se ha raggiunto dimensioni adeguate e se viene coltivata a temperatura relativamente elevata. Il terriccio deve essere ricco e, d’estate, bisogna concimarla con regolarità, utilizzando concime liquido mescolato all’acqua delle innaffiature. Questa operazione si rende indispensabile se si vuole esaltare il colore verde intenso del fogliame.

Se avremo pazienza, più in là nel tempo, potremo anche vedere i suoi fiori bizzarri. Essi sono appesi ad un lungo picciolo e pendono ciondolando verso il basso. Tre grandi brattee di colore verde chiaro nascondono i petali ed i sepali, lasciando fuoriuscire da esse solo la grande corona dei filamenti di colore violetto intenso che, alla base, reca bande alternate chiare e scure sulla stessa tonalità di colori. I petali ed i sepali sono bianco-azzurro. Il fiore ha il diametro di 6-8 cm.

La P. laurifolia è interessante anche per i suoi frutti che, oltre ad essere decorativi, grazie al loro colore giallo-arancione, sono commestibili e di ottima qualità. Hanno forma ovoidale allungata e raggiungono gli 8 cm di lunghezza ed i 4 di larghezza. Vengono consumati freschi oppure sono utilizzati per aromatizzare bevande e cocktails. Negli esemplari coltivati in vaso la fruttificazione non avviene spontaneamente, ma deve essere aiutata attraverso l’impollinazione manuale dei fiori.

La P. laurifolia si riproduce con facilità se si usano semi freschi, ma si può moltiplicare anche utilizzando il metodo della talea messa a radicare in un ambiente saturo di umidità ed alla temperatura minima di 25 °C.