Passiflora mathewsii | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

Passiflora mathewsii, informazioni, classificazione, temperature. etimologia della Passiflora mathewsii. Scopri la Collezione Italiana di Passiflora di Maurizio Vecchia.

Passiflora mathewsii | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

Classificazione (J. MacDougal ed altri, 2004)

SOTTOGENERE: passiflora
SUPERSEZIONE: tacsonia
SEZIONE: tacsonia


ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:

Ecuador e Perù ad altitudini da 2.500 a 3.500 m.


TEMPERATURA MINIMA: 5 °C


TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 8 °C


ETIMOLOGIA:

Dedicato al botanico inglese Andrew Mathews (1801- 1841) che ha per primo raccolto questa specie




FOTOGALLERY:


DESCRIZIONE:

È una specie rara delle Ande peruviane il cui già ristretto habitat originario è ora minacciato da intense coltivazioni agricole. Presenta notevoli somiglianze con altre specie dello stesso sottogenere, come la P. mixta, la P. tripartita, la P. ampullacea e non è di facile coltivazione nei nostri climi. 

Le sue foglie coriacee sono trilobate (cm 6 x cm 6), con lobi stretti, di forma lanceolata disposti ortogonali tra di loro. Il margine fogliare è serrato, la superficie superiore è lucida, mentre quella inferiore reca una leggera tomentosità.

La fioritura avviene in rosa. Dal calice tubolare lungo circa 4 cm, rivestito alla base dalle brattee connate, si apre la corolla, del diametro di circa 7 cm, con i sepali ed i petali di colore rosa chiaro, punteggiati della stessa tonalità di colore, ma di una sfumatura più scura. La corona è costituita da minuti tubercoli.

Ne esiste una bella varietà completamente bianca, reperibile solo da poco tempo. Questo colore è raro nella Sezione Tacsonia.

La rusticità non è ancora stata testata, ma, per analogia con le altre passiflore dello stesso sottogenere e per la sua provenienza andina, si può dedurre che d’inverno possa sopportare temperature appena superiori allo zero. Bisognerebbe provare a coltivarla, sperimentarla, ad esempio, sulla riviera ligure e sulle zone collinari limitrofe, dove altre tacsonie sono perfettamente acclimatate, poiché l’inverno è mite e la temperatura estiva non è troppo elevata. Non sopporta eccessive innaffiature ed è sensibile a malattie fungine dell’apparato radicale. È possibile comunque tenerla in vaso per ricoverarla durante l’inverno e per porla d’estate all’aperto, in posizione ombreggiata e fresca.

Sono reperibili semi provenienti dalle regioni di origine e la moltiplicazione è facile anche per talea.