ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:
P. kermesina x P. caerulea.
Ibrido di origine orticola.
TEMPERATURA MINIMA: 5 °C
TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 8 °C
SINONIMI: P. x kewensis 'Amethyst'.
ETIMOLOGIA: Dal colore ametista dei fiori.
NOTE: Antico ibrido di autore sconosciuto (fine sec. XIX), registrato nel 1991 da J. Vanderplank.
DESCRIZIONE:
Si tratta di un ibrido antico e dalle origini misteriose. L'autore è sconosciuto.
Tuttavia, poichè John Vanderplank per primo inserito questa denominazione nel suo libro ‘Passion Flowers’ (Cassel 1991), ne è diventato l'autore. Anche un altro studioso, Patrick Worley (California), l’aveva pubblicato con il nome di P. ‘Lavender Lady’. La disputa è tuttora aperta.
Sicuramente si tratta dell’ibrido P. kermesina x P. caerulea, ma anche questa ipotesi è così controversa che ancor oggi è oggetto di accalorate discussioni, perfino sulle liste specialistiche di Internet.
È una passiflora molto bella e fiorifera, che ha avuto una notevole diffusione grazie alla sua facilità di coltivazione ed alla sua relativa rusticità. In molte zone climatiche è infatti un’alternativa alla P. caerulea, proprio perché sopporta brevi gelate. Ho visto, per esempio, esemplari trascorrere l’inverno all’aperto qui da noi, in pianura padana, riparati semplicemente sotto un portico aperto a ridosso di una stalla.
L’aspetto del rampicante è decisamente esotico ed accattivante: i grandi fiori, color ametista intenso, dai petali retroflessi, crescono fitti nella vegetazione verde scuro. Sono abbelliti da una breve corona raggiata di un colore più vivido e segnata nel mezzo da una banda più chiara. Le foglie sono trilobate, lucide e leggermente coriacee. Il diametro dei fiori è di 10-11 cm, la corona è composta da 5 serie di filamenti sottili. Le norme colturali sono semplici, dato che la P. ‘Amethyst’ è una pianta robusta ed adattabile.
Nelle zone dove non è possibile metterla in piena terra, deve essere coltivata in gradi vasi od in cassette, utilizzando terriccio ricco. Anche i sostegni devono essere alti e robusti, poiché presto verranno ricoperti da una fitta barriera di tralci intrecciati e ricadenti fino a terra.
La propagazione avviene per talea. Occasionalmente può produrre frutti contenenti semi. In questo caso è opportuno seminarli, perché le piante ottenute potrebbero essere molto diverse da quelle della pianta madre e riservare perciò interessanti e curiose sorprese.