SOTTOGENERE: passiflora
SUPERSEZIONE: stipulata
SEZIONE: dysosmia
ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:
Messico sud-orientale e Guatemala nord-orientale.
TEMPERATURA MINIMA: 12 °C
TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 15 °C
SINONIMI: P. palmeri var. sublanceolata Killip
ETIMOLOGIA: Dalle foglie quasi (lat. sub-) a forma di lancia (lat. lanceolatus, a forma di lancia).
DESCRIZIONE:
L’appartenenza alla Sezione Dysosmia del Sottogenere Passiflora di questa leggera e vivace passiflora messicana è evidente dall’aroma caratteristico che si sprigiona toccando le sue foglie. Altre caratteristiche, come le foglie e gli steli con rada tomentosità, le brattee pennatosette, simili a quelle della P. foetida e della P. urbaniana, sono ulteriori elementi di conferma.
Le foglie, nella P. sublanceolata, attualmente diffusa in Europa, sono intere, strette, con apice acuto, quasi triangoli equilateri dalla base molto piccola. Altre varietà hanno invece due lobi laterali appena abbozzati e posti alla base della foglia.
La fioritura è in rosa o in rosa carico. Il diametro dei fiori è di circa 7 cm. Hanno sepali con aculeo terminale, tomentosi sulla pagina inferiore, rosati su quella superiore. I petali sono rosa carico brillante. La corolla tende a retroflettersi.
La corona possiede alcune serie di corti filamenti eretti di colore variabile dal blu intenso al porpora scuro.
Il frutto sferico, del diametro di circa 3 cm, è densamente peloso.
La P. sublanceolata è di facile coltivazione e, nata da seme, cresce con sorprendente rapidità, arrivando a superare il metro di lunghezza già dopo qualche mese. La fioritura è precoce, tanto che, se viene seminata ai primi mesi dell’anno può andare in fioritura già all’autunno.
La resistenza al freddo è limitata e richiede temperature minime attorno ai 12 °C. È perciò una pianta da vaso e da serra. Durante il periodo di crescita vegetativa bisogna sostenerla con innaffiature regolari e concimazioni liquide da effettuarsi una volta alla settimana.
La riproduzione per seme è semplice e rapida, ma, disponendo di piante cresciute, si può ricorrere anche al metodo della talea.