Passiflora Tinalandia | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

Passiflora Tinalandia, informazioni, classificazione, temperature. etimologia della Passiflora Tinalandia. Scopri la Collezione Italiana di Passiflora di Maurizio Vecchia.

Passiflora Tinalandia | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:

P. edulis f. flavicarpa x P. incarnata.
Ibrido poliploide di origine orticola.


TEMPERATURA MINIMA: 8 °C


TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 10 °C


ETIMOLOGIA:  Tinalandia è una riserva naturale dell'Ecuador.


FOTOGALLERY:


DESCRIZIONE:

Questo è un altro bellissimo ibrido di P. Worley. A differenza di quanto avvenuto con la P. ‘Byron Beauty’, è stata utilizzata la forma flavicarpa della P. edulis. I fiori dei due ibridi, pur accomunati in alcune caratteristiche, sono infatti molto diversi nella loro estetica e nelle colorazioni. Ciò è dovuto ai genitori utilizzati per la produzione dell’ibrido. La P. 'Tinalandia' è un ibrido poliploide.

Questa pianta era apparsa in Europa alla fine degli anni ‘90 e si era subito diffusa tra i collezionisti. Anch’io ne ho avuto un esemplare ed avevo notato che ha una straordinaria capacità di fioritura. Pur essendo alto solo mezzo metro, aveva prodotto numerosi grandi fiori. Due di essi avevano fruttificato. Contenevano alcuni semi immersi in un arillo giallo profumato e di buon sapore.

I fiori di questo ibrido sono caratterizzati da una grande e fitta corona sparsa sui petali e sui sepali quasi a nasconderli. Ha colorazioni meno intense e meno contrastate di quella della P. ‘Byron Beauty’. Infatti, è bianca al centro ed alle estremità fortemente arricciate. È invece di colore violetto chiaro, quasi azzurro e a bande alternate, nella parte centrale. I filamenti tendono a rivolgersi all’indietro, andando a coprire perciò la corolla che è di colore bianco.

Le foglie sono trilobate ed hanno forma intermedia tra quelle della P. incarnata e quelle della P. edulis f. flavicarpa: i lobi sono profondi ed il margine fogliare leggermente seghettato.

La P. ‘Tinalandia’, oltre che generosa, è facile da coltivare grazie al suo buon carattere ed alla buona adattabilità. La sua rusticità nei vari climi italiani non è ancora sperimentata. Ritengo però che possa acclimatarsi in Liguria e nelle regioni meridionali. Uno dei suoi genitori, la P. incarnata, è infatti rusticissima.

Da moltiplicare per talea, è comunque, è un’ottima pianta da vaso, che stupisce per la sua fioritura originale ed elegante insieme.