Passiflora antioquiensis | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

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Passiflora antioquiensis | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

Classificazione (J. MacDougal ed altri, 2004)

SOTTOGENERE: passiflora
SUPERSEZIONE: tacsonia
SEZIONE: colombiana
SERIE: leptomischae


ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:

Montagne delle Colombia da 2.000 a 3.000 m di altitudine.


TEMPERATURA MINIMA: 5 °C


TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 10 °C


SINONIMI:  P. van-volxemii (Funk) Triana & Planch.


ETIMOLOGIA: Da Antioquia, località della Colombia in cui questa specie vive.


NOTE:  Cromosomi: 2n=18.


FOTOGALLERY:


DESCRIZIONE:

È una delle passiflore più importanti ed apprezzate ascritte alle supersezione Tacsonia. La P. antioquiensis ed alcuni suoi ibridi, per la loro bellezza e rusticità, sono diffusi nelle zone a clima mite, in particolare in Liguria e nel Sud dell’Italia.

È ammirata soprattutto per l'eleganza dei fiori dal particolare colore rosa intenso. Sa coprire, per oltre 5 metri, recinzioni e pergole; ha una fioritura generosa e prolungata e produce ottimi frutti. Si adatta a vivere e fiorire anche in vasi non grandi dimostrando notevoli doti di adattabilità, tanto che può essere adattata a pianta d’appartamento.

Proviene dalle Ande della Columbia dove vegeta dai 2000 ai 3000 metri di altezza. Per questa ragione preferisce estati ed inverni che siano mitigati dal mare. Rifugge invece da climi torridi nei quali è opportuno riservarle un posto all’ombra di qualche albero per proteggerla dal caldo eccessivo.

Ha fusti sottili, leggermente tomentosi, foglie trilobate, dai margini fittamente serrati, con lobi lunghi fino a 12 cm, sottili ed appuntiti. Il picciolo reca ghiandole di numero variabile. I fiori sono sorretti da incredibili piccioli lunghi di solito 50-60 cm che, in alcune varietà, arrivano a superare il metro di lunghezza. Il fiore rimane quindi appeso come ad un sottile filo e pende ondeggiando al minimo soffio di vento.

Il sottogenere Tacsonia ha la caratteristica di avere un calice più lungo di quello degli altri ed un androginoforo molto prominente. Infatti, il fiore della P. antioquiensis è costituito dal calice tubolare di 4-5 cm di lunghezza (dal quale l’androginoforo sporge di 5-6 cm) e dalla corolla del diametro di circa 10 cm. I sepali ed i petali, di forma slanciata ed appuntita, aperti a raggiera, contrastano con il verde cupo delle foglie per il loro rosa brillante, creando un effetto estetico sorprendente. La corona è composta da 3 serie di filamenti di colore violetto, piccoli e brevi, quasi appena accennati.

I frutti sono di forma ovoidale molto allungata. Diventano gialli a maturazione e contengono una polpa gelatinosa profumata e dolce tanto che questa passiflora è coltivata industrialmente anche per i suoi frutti.

Preferisce un terreno sciolto, quasi sabbioso. Soffre infatti di necrosi radicale se viene innaffiata troppo senza che vi sia sufficiente drenaggio. Per questa ragione può capitare che durante le giornate più calde, appassisca improvvisamente a causa di malattie crittogamiche che ne compromettono l’apparato radicale.

Si propaga con facilità sia da talea che da seme.