Passiflora candida | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

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Passiflora candida | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

Classificazione (J. MacDougal ed altri, 2004)

SOTTOGENERE: astrophea
SUPERSEZIONE: pseudoastrophea
SEZIONE: pseudoastrophea


ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:

Amazzonia brasiliana. Guyane.


TEMPERATURA MINIMA: 15 °C


TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 20 °C


SINONIMI:  P. guedesii Huber


ETIMOLOGIA:  Dal latino candidus,  bianco puro, caratteristica della corolla.


FOTOGALLERY:


DESCRIZIONE:

Questa specie, poco conosciuta, non è ancora stata sufficientemente studiata perché si possa prevederne il comportamento al di fuori del suo habitat naturale: le foreste della Guyana francese e della zona amazzonica del Brasile.  Tuttavia, già da ora, si sa che è una pianta esigente e che potrà essere coltivata solo in serra calda. Ha portamento arbustivo/arboreo (caratteristica tipica delle passiflore ascritte al sottogenere Astrophea), struttura robusta e foglie coriacee. Anche i fiori sono significativi, per la loro corolla di colore bianco puro e la corona eretta dai filamenti dorati.

Le foglie intere, molto larghe al centro, hanno forma ovata con base ed apice acuminati. Le nervature sono molto evidenti, la lamina è lucida. Le dimensioni massime sono di 18 cm di lunghezza e di 14 cm di larghezza.

I fiori (7 cm di diametro), di solito eretti, hanno sepali e petali ripiegati con eleganza verso il basso, la corona svetta sopra di essi aprendosi verso l’alto a cono rovesciato. I rigidi filamenti, leggermente ondulati, sono colorati di giallo carico con venature arancio, così da richiamare il colore dell’oro, quasi in omaggio ad una terra a vocazione aurifera.

Il frutto è ovoidale e misura circa 6 cm di diametro.

Non si hanno ancora notizie sul suo comportamento in serra e solo alcuni anni fa qualche collezionista europeo ne possedeva piccoli esemplari. La mia esperienza mi suggerisce che la fioritura potrà avvenire solo su piante molto cresciute, cosa questa che sarà difficile da ottenere nelle piccole serre familiari.  Una talea radicata di 20 cm di altezza aveva arricchito anni fa la mia collezione. Ho tentato di studiare e acclimatare questa bellissima, ma difficile pianta, controllarne la resistenza al freddo, scoprire le sue esigenze, purtroppo l’ho persa rapidamente.