Passiflora cerasina | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

DESCRIZIONE:

Risale al 1997 la registrazione di questa nuova e splendida specie, nel tipo corrispondente a quello raccolto nello stesso anno nella Guyana francese (montagna di Kaw, a circa 100 m di quota).  Hilaire Annonay sostiene di averla già trovata, l’anno precedente, nel Suriname, sul monte Brownsberg, a circa 500 m di altitudine.

È stata classificata all’interno del sottogenere Passiflora nella Supersezione Laurifolia per la sua caratteristica corona esterna più corta delle altre. In questo caso è addirittura elegantemente retroflessa in direzione dei petali.

I colori del fiore pendulo, del diametro di circa 8-9 cm, sono caldi e brillanti. Vanno dal ciliegia deciso e dominante dei sepali e dei petali, al bianco ed al violetto della grande corona.

I sepali recano all’apice un tozzo e morbido aculeo sfumato al giallo. I petali sono ripiegati verso il picciolo e sono incurvati a cucchiaio lungo l’asse longitudinale. Tre grandi brattee rosse rimangono seminascoste da questa imponente corolla, ma appariranno a rivestire il frutto in crescita a fioritura terminata.

La corona è bellissima nell’alternarsi di tinte rosse, violette e bianche così da formare bande eleganti e singolari insieme. Ad esclusione della prima serie di filamenti, le altre formano quasi una larga campana in modo da nascondere l’androginoforo. Tutto il fiore è un’autentica opera d’arte della natura.

Il frutto maturo è piriforme, di colore rossiccio scuro con punteggiature verdi.

La P. cerasina, in natura, è una grande e robusta liana con ampie foglie ellittiche dall’apice appuntito. È di difficile coltivazione mal, adattandosi alla vita in serra, dove abbisogna di almeno 15 °C. La mia speranza è che, studiandola e conoscendola meglio, si possa farla fiorire e fruttificare anche da noi. Attualmente è disponibile presso vivaisti specializzati.