Passiflora coccinea | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

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Passiflora coccinea | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

Classificazione (J. MacDougal ed altri, 2004)

SOTTOGENERE: passiflora
SUPERSEZIONE: coccinea


ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:

Guyane, Venezuela, Amazzonia del Perù, della Bolivia e del Brasile.


TEMPERATURA MINIMA: 12 °C


TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 15 °C


SINONIMI:  P. fulgens Wallis ex Morren, P. toxicaria Barb. Rodr., P. velutina DC.


ETIMOLOGIA:  Dal latino coccineus, rosso scarlatto.


NOTE:

Cromosomi: n=9, 2n=18


FOTOGALLERY:


DESCRIZIONE:

Il rosso della P. coccinea è uno di quelli più vividi che la natura ci possa regalare. Le grandi dimensioni del fiore lo esaltano e lo rendono ancora più attraente.

Questa passiflora è presente, con alcune forme diverse, nella flora amazzonica della Guyana, del Brasile, del Venezuela, del Perù e della Bolivia.

È un grosso rampicante tropicale, robusto e vivace. Quando è in fioritura, per il suo portamento e per le sue dimensioni, è spettacolare. Bisogna mettergli a disposizione molto spazio in un ambiente dal clima adatto, in una serra, per esempio; occorre, inoltre, pazientare qualche anno prima di vederlo esplodere in tutta la sua bellezza.   In coltivazione necessita di cure e di attenzione, poiché va in fioritura solo se tutte le condizioni ad esso ideali si verificano: la luce, il fotoperiodo, la temperatura, l’umidità atmosferica e quella del substrato possono diventare fattori critici.

Le sue foglie sono ricoperte da una fine tomentosità color ruggine. Sono intere, lanceolate con i margini anche profondamente dentati (serrati). Possono raggiungere la lunghezza di circa 15 cm e la larghezza di 6 cm nella parte più larga. Il loro picciolo talvolta può recare una coppia di ghiandole alla base.

I boccioli sono rivestiti da tre vistose brattee di colore rossiccio ed arancio, ricche di ghiandole nettarifere. I fiori hanno la corolla di 10-12 cm di diametro e sono costituiti dai sepali e dai petali di colore scarlatto intenso. Entrambi hanno margini paralleli fino quasi all’apice appuntito che, nei sepali è fornito di un uncino terminale. Tendono a ripiegarsi all’indietro a fioritura avvenuta, ma in modo meno pronunciato e meno rapido di quelli della P. vitifolia a cui assomiglia.

La corona contrasta con il rosso acceso della corolla, poiché è formata da tre serie di filamenti di cui la più esterna è rosso scuro e le altre sono bianche. Il centro del fiore è perciò candido. La colonna dell’androginoforo, di colore scarlatto, emerge da questa ‘palizzata’ di corti filamenti e sorregge gli stigmi e le antere, il cui rosso purissimo si mescola al giallo del polline.

Anche il frutto, che ha forma ovoidale e striature longitudinali di colore verde scuro che diventano gialle od arancioni a maturazione, è molto decorativo. Ha un ottimo sapore ed è da considerare tra i migliori frutti prodotti dalle passiflore.

La rusticità della P. coccinea non è elevata e richiede temperature relativamente alte anche d’inverno. Non dovrebbero scendere al di sotto dei 12 °C, tuttavia 15° C sono l’ideale. Deve essere coltivata in un vaso grande a sufficienza per lasciarla crescere a volontà, utilizzando un terriccio ricco a cui vanno aggiunte frequenti concimazioni.

Si propaga con facilità sia per seme che per talea.