Passiflora colvillii | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

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Passiflora colvillii | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:

P. incarnata x P. caerulea.
Ibrido di origine orticola,


TEMPERATURA MINIMA: -10 °C


TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 0 °C


ETIMOLOGIA: Prende la denominazione dal vivaio inglese Colvil's Nursery.


FOTOGALLERY:


DESCRIZIONE:

È stata un’idea felice quella di produrre questo ibrido utilizzando due specie molto rustiche: la P. incarnata e la P. caerulea.

Dalla prima ha preso, accentuandolo, il colore più intenso dei filamenti; dalla seconda, la forma delle foglie e, in parte, il colore della corolla; da entrambe, la vivacità nella crescita esuberante e la resistenza al freddo.  I fiori sono più grandi e più ricchi di quelli della P. caerulea, da cui hanno di fatto preso l’aspetto.  Solo una occasionale leggera sfumatura rosata sui petali e sui sepali tradisce la contaminazione con la P. incarnata.

Il comportamento quasi erbaceo è caratteristica materna e, come la P. incarnata, d’inverno può perdere completamente la parte aerea per rispuntare in primavera dalle radici rimaste quiescenti sottoterra.

La dimensione dei fiori è maggiore di quella di entrambe le specie, superando facilmente i 10 cm di diametro. La corona non è arricciata come quella della P. incarnata, ma è composta da filamenti diritti, salvo leggere ondulazioni all’apice. Vari colori si alternano in essa: violetto scuro al centro, bianco per 4-5 mm, poi blu fino all’apice, dove il colore sfuma appena verso l’azzurro sempre più chiaro.

Questo rampicante è sicuramente un ibrido interessante, anche se ancora poco diffuso. Non manca di tutte quelle qualità che si richiedono ad una pianta da giardino: la bellezza, la rusticità, la facilità di coltivazione, l’assenza di malattie e di problemi, l’adattabilità.

È da consigliarsi a chi intende ricoprire fittamente, per metri e metri, una recinzione leggera, una pergola, un muro spoglio. Quando avviene la fioritura, poi, lo spettacolo è incantevole e non si può non fermarsi ad ammirare i grandi fiori stellati immersi in un cielo verde di eleganti foglie lucide.

La coltivazione è quanto di più semplice si possa pretendere: la pianta non ha bisogno di cure, tuttavia non tollera spazi angusti e vuole essere libera di crescere a suo piacimento. Così fiorirà in successione da giugno fino al tardo autunno.

È opportuno proteggere la P. x colvillii durante la stagione fredda, ponendo alla sua base un buon strato di torba. Nuovi fusti spunteranno in primavera, poi la crescita, rapida e completa, non mancherà all’appuntamento estivo con la sua entusiasmante fioritura.

La propagazione avviene per talea, oppure utilizzando i numerosi polloni radicali che spuntano a distanza dalla pianta madre.