Passiflora gilbertiana | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

Passiflora gilbertiana, informazioni, classificazione, temperature. etimologia della Passiflora gilbertiana. Scopri la Collezione Italiana di Passiflora di Maurizio Vecchia.

Passiflora gilbertiana | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

Classificazione (J. MacDougal ed altri, 2004)

SOTTOGENERE: decaloba
SUPERSEZIONE: decaloba
SEZIONE: decaloba


ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:

 Costa Rica.


TEMPERATURA MINIMA: 10 °C


TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 12 °C


ETIMOLOGIA:

Dedicata all'entomologo texano Lawrence E. Gilbert, vivente, esperto in passiflore e nelle farfalle che le  frequentano.



NOTE: Cromosomi: 2n=12.


FOTOGALLERY:


DESCRIZIONE:

Da una decina di anni è possibile ammirare le bellissime foglie della P. gilbertiana, poiché è una specie di recente acquisizione. Da essa, attraverso l’incrocio con la P. jorullensis, si è ottenuta la P. ‘Sunburst’, un ibrido ormai conosciuto e diffuso.

La P. gilbertiana, di origine costaricana, ha foglie bilobate, lunghe e strette. I lobi sono appuntiti e brevi. In questo modo la foglia acquista un aspetto ‘biforcuto’ o ‘a coda di rondine’. Le due nervature laterali, che percorrono la foglia dal picciolo all’apice, e quella centrale sono segnate da bande colorate di giallo chiaro, con contorni irregolari, che contrastano piacevolmente con il verde scuro della lamina. Due file di ghiandole fogliari, poste parallele alle nervature laterali appena al di fuori della zona colorata, segnano l’area compresa tra le 3 nervature stesse.

La dimensione delle foglie è di tutto rispetto: 13-14 cm di lunghezza e circa la metà di larghezza.

I fiori stellati, del diametro di soli 2 cm, hanno sepali e petali giallo verde. La corona è di colore giallo chiaro.

Questa passiflora è da coltivare in vaso e da ricoverare durante il periodo invernale poiché, come quasi tutte quelle appartenenti al sottogenere Decaloba, soffre a temperature inferiori ai 10 °C.  Credo sia possibile utilizzarla come pianta d’appartamento visto che sa adattarsi a situazioni di scarsa luminosità. Preferisce comunque buona luce e, d’estate, pieno sole. Un terriccio universale ricco e ben concimato è ideale per la sua coltivazione.

La moltiplicazione per talea è facile e sicura. In alternativa si può ricorrere alla semina.