Passiflora menispermifolia | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

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Passiflora menispermifolia | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

Classificazione (J. MacDougal ed altri, 2004)

SOTTOGENERE: passiflora
SUPERSEZIONE: stipulata
SEZIONE: granadillastrum


ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:

Dal Nicaragua alla Colombia orientale e Perù meridionale e sud-orientale. Dal livello del mare a 1.500 m di altitudine.


TEMPERATURA MINIMA: 10 °C


TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 15 °C


SINONIMI:

P. cuellensis Goudot ex Triana & Planch.


ETIMOLOGIA:

Denominazione attribuita per le caratteristiche morfologiche delle foglie che sono simili a quelle del Gen. Menispermum (Menispermaceae).



FOTOGALLERY:


DESCRIZIONE:

La caratteristica che più colpisce chi, per la prima volta, incontra questa passiflora è il suo estremo irsutismo. É completamente coperta da una fitta peluria eretta. Ad eccezione dei fiori, nessuna parte è risparmiata, nemmeno i viticci, poiché anch’essi brillano per i lunghi e radi peli setosi, di colore bruno, da cui sono ricoperti.

È distribuita nella grande area geografica che va dal Nicaragua fino alla Bolivia, dove è presente anche oltre 1500 m di quota.

Le sue foglie ampie, quasi trilobate per una parvenza dei due lobi laterali che ne allargano la base, hanno l’apice centrale allungato ed appuntito, di forma lanceolata. Misurano fino a 15 cm di lunghezza e 12 di larghezza. Il picciolo reca una o due coppie di ghiandole nascoste nella fitta peluria.

I fiori (diametro circa 7-8 cm), dal colore ricco di sfumature violette e porpora con contrasti bianchi, sono molto belli. I sepali ed i petali violetto chiaro sono avvolti completamente da una grande e fitta corona composta da molte serie di filamenti. La più esterna è porpora scuro alla base, mentre nella zona mediana vi sono due o tre bande bianche e violette alternate. L’estremità sfuma al bianco appena rosato. Le altre serie, dai filamenti cortissimi e fitti, sono di un bel colore porpora scuro.

Questa passiflora tropicale è da coltivare in vaso per le sue esigenze termiche non compatibili con i nostri inverni. Soffre al di sotto dei 15 °C e, solo per brevi periodi, tollera temperature attorno ai 10 °C. La sua collocazione ideale è, perciò, in una serra o in un ambiente riscaldato e luminoso. Il substrato di coltivazione deve essere un buon terriccio ricco e ben drenato.

La moltiplicazione consigliata è per talea. I semi germinano comunque con facilità.