Passiflora nitida | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

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Passiflora nitida | La Collezione Italiana di Maurizio Vecchia

Classificazione (J. MacDougal ed altri, 2004)

SOTTOGENERE: passiflora
SUPERSEZIONE: laurifolia
SERIE: laurifoliae


ORIGINE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA:

Coste orientali Colombia fino alle Guyane, Perù meridionale, Brasile, Panama.


TEMPERATURA MINIMA: 12 °C


TEMPERATURA MINIMA IDEALE: 15 °C


SINONIMI:  P. nympheoides Karst.


ETIMOLOGIA: Dal latino nitidus, brillante, lucido,  caratteristica riferita alla lamina fogliare di questa specie. 


NOTE:  Cromosomi: n=9, 2n=18


FOTOGALLERY:


DESCRIZIONE:

Questa passiflora, originaria delle foreste della Colombia, di Panama meridionale, della Guyana, del Perù e del Brasile, dove vive fino ad un’altezza di circa 1500 m., è stata trovata anche nelle paludi dell’Orinoco, dove si è adattata a crescere nell’acqua.

Riscuote molto interesse presso i collezionisti principalmente per la bellezza dei suoi fiori, del diametro di circa 10-11 cm. I petali retroflessi sono di un bianco brillante; la grande e vistosa corona dei filamenti arricciati, rivolta in direzione opposta a quella della corolla, è invece colorata a bande violette, bianche e blu.

Le sue foglie coriacee, lucide e brillanti su entrambe le superfici, di forma ovata con apice acuminato raggiungono i 17 cm di lunghezza e 10 di larghezza e, per la loro eleganza, sono anch’esse elemento di grande attrazione.

I suoi frutti sono decorativi per il loro colore arancio con striature marroni.

Tutta la pianta è glabra ed i suoi fusti, come le foglie, sono lucidi e brillanti.  I frutti di forma sferica, del diametro di circa 4 cm, sono commestibili e di buon sapore.

La P. nitida è di facile coltivazione e si adatta bene ad essere tenuta in vaso. Non è però rustica, poiché necessita costantemente di temperature superiori ai 12 °C. In inverno deve perciò essere collocata in serra o in appartamento e posta in posizione molto illuminata.

Il terriccio ideale è quello ricco, ma ben drenato. Occorre assicurarle regolari concimazioni, durante il periodo di maggiore crescita, intervenendo con chelati a base di ferro nel caso si manifestasse clorosi dovuta ad eccesso di calcare presente nell’acqua. Questa è l’unica criticità che ho incontrato coltivando questa passiflora.

La propagazione si può ottenere per semina o per talea.